Shangai

Di

Conoscete il gioco dello Shangai? Quello che si faceva quando eravamo bambini, non so se ora ci si gioca ancora.....Bisognava fare attenzione a prendere il bastoncino senza muovere gli altri :)
Memore di questo gioco, un giorno ho deciso di giocarci con una crostata. Sì sì avete capito benissimo: ho riproposto il classico gioco come decorazione della crostata che stavo facendo, ebbene vi posso assicurare che è piaciuta tanto, non tanto per la composizione, una classica frolla al cacao con crema al latte, ma proprio per l'idea dei Mikado e la difficoltà nel tagliare la fetta senza rovinare tutta la torta. Ideale per le feste dei bambini.

  • Media
  • Medio

Ingredienti

  • Per la crostata
  • 270 g di farina
  • 30 g di cacao
  • 150 g di burro
  • 100 g di zucchero
  • un pizzico di sale
  • 1 uovo intero
  • 1 tuorlo
  • Per la farcitura
  • 1/2 litro di latte
  • 50 g di zucchero
  • 40 g di fecola
  • 250 g di panna da montare
  • Per decorare
  • 1 pacchetto di Mikado

Tappe di preparazione

Tappa 1

Preparare la frolla al cacao impastando la farina miscelata al cacao e al sale, zucchero, burro e uova. Io l'ho stesa con le mani direttamente nella teglia per la cottura in bianco imburrata e infarinata

Tappa 2

Cuocere in forno a 180° per 30 minuti, una volta cotta farla raffreddare bene. Se non si ha la teglia apposita, coprire la pasta con carta forno e fagioli secchi.
Intanto mettere in frigorifero la ciotola e le fruste che serviranno per montare la panna.
Preparare la crema al latte: mescolare lo zucchero e la fecola nel tegame, diluire con il latte e mettere sul fuoco, quando la crema si è addensata, toglierla dal fuoco e farla raffreddare. Montare la panna ed unirla alla crema al latte fredda, delicatamente per non smontare la panna.

Tappa 3

Posizionare la crostata concava su un vassoio e versare la crema preparata, quindi togliere dalla confezione i Mikado e farli cadere come il classico gioco dello Shangai, senza ordine...come viene viene :)

i Mikado metteteli all'ultimo minuto, in quanto tendono a diventare morbidi.