L'intervista di Valeria "Angie"
Intervista di Federica
Il blog l'ho aperto per essere una sorta di diario, ma in breve tempo è cresciuto e si è trasformato in un foodblog: è avvenuto tutto naturalmente, in quando la cucina è la mia stanza preferita, quella in cui ci passo la maggior parte del giorno e nella quale mi ci trovo bene, protetta... ed è un po' il mio laboratorio creativo.
Si sente dire spesso che le grandi storie d'amore iniziano con antipatia ed odio... ed in effetti anche in questo caso è andata così.
Tutto iniziò verso i 18 anni, con l'anoressia e l'ossessione per il cibo.
Con gli anni, come nelle normali relazioni, ci sono stati alti e bassi, litigate, tira e molla... ma non ci è voluto molto per capire che eravamo fatti per stare insieme.
E da allora non ho mai smesso di cucinare.
Particolare, istintiva e semplice.
Particolare perché spesso mi piace sperimentare con ingredienti strani e fare abbinamenti azzardati.
Istintiva perché spesso le dosi le faccio sul momento, scrivendoli al volo su qualsiasi superficie (la lavagnetta appesa in cucina si è rivelata essere molto utile).
Semplice perché il mio motto è "Less is more: Difficilmente, per esempio faccio torte complicate, farcite, glassate, decorate... o piatti troppo elaborati e con cotture complicate.
Tantissimo.
Avendo sempre in dispensa molti prodotti giapponesi mi viene naturale farne uso quasi quotidianamente e fonderli anche in preparazioni "nostrane" (un esempio sul blog, è una pasta al pomodoro con il panko, una particolare miscela per l'impanatura, al posto del nostro pangrattato).
Non solo prodotti solo importanti anche strumenti per cucinare, dalla padella rettangolare per le caratteristiche frittatine, alla stuoia per i sushi fino alla cuociriso, strumento ormai indispensabile. Le ho dato pure un nome, Kiki.
Sono nata guardando i cartoni animati e leggendo fumetti giapponesi e per me il Giappone era rappresentato dai Dorayaki, i dolcetti di Doraemon: Morbidi pancakes ripieni di marmellata di azuki (o fagioli rossi) oppure dagli onigiri, caratteristiche polpettine di riso triangolari con una striscia di alga nori, con diversi ripieni.
Tutte le ricette sono sul blog.
Dopo averci pensato tanto anch'io mi sono buttata nel mondo della pasta madre.
Non è sempre facile, lo ammetto, perché essendo una cosa "viva" è volubile e, a volte, capriccioso.
Certi giorni gli da fastidio l'umidità, altre volte è troppo stanco per alzarsi, è freddoloso...
Il consiglio è avere pazienza, non abbattersi o mollare se le prime volte non va.
La cosa più importante per me è la luce naturale, mi è capitato spesso di non poter fare le foto perché fuori era nuvoloso. Non uso faretti o luci alternative, mi basta la luce che passa attraverso la cucina.
Anche un cavalletto può essere molto utile, io l'ho preso solo negli ultimi mesi, ma è un piccolo investimento che consiglio di fare.
Ultimo consiglio è muovetevi! ovvero prendete la vostra macchina fotografica e spostatevi intorno alla pietanza da fotografare, cercando altri punti di vista.
Sarà forse banale, ma l'Amore e la passione per il cibo, in ogni suo aspetto.
Inizia tutto con la scelta degli ingredienti e nella cura della preparazione per poi continuare con l'allestimento del set e le foto.
Sì, direi sana, semplice, gustosa e a basso contenuto di grassi! :)
Ultimamente sono diventata vegetariana, ma spesso e volentieri mi cimento con successo in piatti e dolci vegani che piacciono anche agli onnivori più convinti.
Cucinare è probabilmente il più alto atto d'amore che possiamo fare.
Per noi stessi e per gli altri.
Non smettete mai.
E iniziate subito, se ancora non l'avete fatto.
Abbiamo intervistato Valeria "Angie"!
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Ciao Valeria "Angie", raccontaci...
Cosa ti ha spinto ad aprire il tuo blog ?
Il blog l'ho aperto per essere una sorta di diario, ma in breve tempo è cresciuto e si è trasformato in un foodblog: è avvenuto tutto naturalmente, in quando la cucina è la mia stanza preferita, quella in cui ci passo la maggior parte del giorno e nella quale mi ci trovo bene, protetta... ed è un po' il mio laboratorio creativo.
Come è cominciata la tua storia d'amore con la cucina ?
Si sente dire spesso che le grandi storie d'amore iniziano con antipatia ed odio... ed in effetti anche in questo caso è andata così.
Tutto iniziò verso i 18 anni, con l'anoressia e l'ossessione per il cibo.
Con gli anni, come nelle normali relazioni, ci sono stati alti e bassi, litigate, tira e molla... ma non ci è voluto molto per capire che eravamo fatti per stare insieme.
E da allora non ho mai smesso di cucinare.
Come definiresti la tua cucina ?
Particolare, istintiva e semplice.
Particolare perché spesso mi piace sperimentare con ingredienti strani e fare abbinamenti azzardati.
Istintiva perché spesso le dosi le faccio sul momento, scrivendoli al volo su qualsiasi superficie (la lavagnetta appesa in cucina si è rivelata essere molto utile).
Semplice perché il mio motto è "Less is more: Difficilmente, per esempio faccio torte complicate, farcite, glassate, decorate... o piatti troppo elaborati e con cotture complicate.
Quando parli di te dici di amare il Giappone. La tradizione culinaria giapponese influisce molto sulla tua cucina?
Tantissimo.
Avendo sempre in dispensa molti prodotti giapponesi mi viene naturale farne uso quasi quotidianamente e fonderli anche in preparazioni "nostrane" (un esempio sul blog, è una pasta al pomodoro con il panko, una particolare miscela per l'impanatura, al posto del nostro pangrattato).
Non solo prodotti solo importanti anche strumenti per cucinare, dalla padella rettangolare per le caratteristiche frittatine, alla stuoia per i sushi fino alla cuociriso, strumento ormai indispensabile. Le ho dato pure un nome, Kiki.
Potresti consigliare una ricetta facile ma gustosa che possa rappresentare il Giappone?
Sono nata guardando i cartoni animati e leggendo fumetti giapponesi e per me il Giappone era rappresentato dai Dorayaki, i dolcetti di Doraemon: Morbidi pancakes ripieni di marmellata di azuki (o fagioli rossi) oppure dagli onigiri, caratteristiche polpettine di riso triangolari con una striscia di alga nori, con diversi ripieni.
Tutte le ricette sono sul blog.
Una delle tue rubriche é dedicata al lievito madre : è difficile realizzarlo o alla portata di tutti ? Un consiglio per chi lo realizza per la prima volta ?
Dopo averci pensato tanto anch'io mi sono buttata nel mondo della pasta madre.
Non è sempre facile, lo ammetto, perché essendo una cosa "viva" è volubile e, a volte, capriccioso.
Certi giorni gli da fastidio l'umidità, altre volte è troppo stanco per alzarsi, è freddoloso...
Il consiglio è avere pazienza, non abbattersi o mollare se le prime volte non va.
Le tue foto sono magnifiche : che consiglio daresti ai nostri lettori per riuscire a fare delle belle foto ?
La cosa più importante per me è la luce naturale, mi è capitato spesso di non poter fare le foto perché fuori era nuvoloso. Non uso faretti o luci alternative, mi basta la luce che passa attraverso la cucina.
Anche un cavalletto può essere molto utile, io l'ho preso solo negli ultimi mesi, ma è un piccolo investimento che consiglio di fare.
Ultimo consiglio è muovetevi! ovvero prendete la vostra macchina fotografica e spostatevi intorno alla pietanza da fotografare, cercando altri punti di vista.
Partecipi spesso a dei concorsi culinari dedicati ai food bloggers. Cosa cerchi di tramettere al pubblico attraverso le tue ricette per i contest?
Sarà forse banale, ma l'Amore e la passione per il cibo, in ogni suo aspetto.
Inizia tutto con la scelta degli ingredienti e nella cura della preparazione per poi continuare con l'allestimento del set e le foto.
Definiresti la tua cucina come vegana o semplice, sana e gustosa?
Sì, direi sana, semplice, gustosa e a basso contenuto di grassi! :)
Ultimamente sono diventata vegetariana, ma spesso e volentieri mi cimento con successo in piatti e dolci vegani che piacciono anche agli onnivori più convinti.
Un'ultima parola o un messaggio per i nostri lettori ?
Cucinare è probabilmente il più alto atto d'amore che possiamo fare.
Per noi stessi e per gli altri.
Non smettete mai.
E iniziate subito, se ancora non l'avete fatto.
Grazie Valeria "Angie" per aver risposto alle nostre domande. A presto!
Articolo Pubblicato da Federica - 18/04/2014
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