L'intervista di Chef Rubio - Gabriele Rubini
Intervista realizzata Federica
È una passione che ho sempre avuto dentro. Una vocazione che ho deciso di realizzare quando ho capito che cucinare era la cosa tra tutte che mi avrebbe sempre fatto svegliare felice di andare a lavorare. Così mi ci sono buttato e ho iniziato a studiare, a sperimentare e poi a cucinare davvero. Si mangia per piacere ed io l'ho sempre fatto. Lo sport non esclude altre passioni.
Quel che faccio lo faccio innanzitutto per me stesso e poi se lo ritengo necessario lo condivido con chi credo possa apprezzare.
Dietro il cibo di strada c'è il vissuto di quella persona e la storia della sua terra.
A me piace la cucina nella sua totalità e complessità.
Io mi definisco una persona pensante che di lavoro fa il cuoco e ha mille interessi
Chef non mi ci definisco se non per scherzo. Chef vuol dire capo di una brigata di cucina.
A me viene in mente smog, marciapiedi e gente di altri paesi
L'ho seguito e mi ci sono diplomato.
Quello che più ha inciso è stata la mia forza di volontà e la capacità di innamorarmi di tutto quello che veniva fatto o detto.
Di fare ciò che amano e farlo bene per se stessi in primis e poi per gli altri.
Anch'io ho avuto un blog che si chiamava Fishechip e dal quale tutto e partito insieme al mio amico Michele Fontolan. Caricavamo alcune video-ricette con l'ambizione di parlare di cucina ma in maniera scanzonata, senza sussiego. Ora non lo curiamo da un annetto ma non escludiamo di riattivarlo.
Non ne ho mai fatte. Le sfide in cucina non esistono e se ci sono sono sempre e solo contro noi stessi. Almeno per me è così.
Stefania Ruggeri, la persona con cui l' ho scritto e il mio amore per il cibo buono e sano.
Non è il mio libro bensì il libro di chi ha preso parte al progetto e di chi l ha reso così bello e completo.
Detto questo mi ha sorpreso molto Livorno e la sua magica atmosfera.
Abbiamo intervistato Chef Rubio - Gabriele Rubini!
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Ciao Chef Rubio - Gabriele Rubini, raccontaci...
Chef Rubio, come é nato il tuo amore per la cucina, essendo alla base uno sportivo ?
È una passione che ho sempre avuto dentro. Una vocazione che ho deciso di realizzare quando ho capito che cucinare era la cosa tra tutte che mi avrebbe sempre fatto svegliare felice di andare a lavorare. Così mi ci sono buttato e ho iniziato a studiare, a sperimentare e poi a cucinare davvero. Si mangia per piacere ed io l'ho sempre fatto. Lo sport non esclude altre passioni.
Perché é importante far scoprire agli Italiani lo street food e cosa si nasconde dietro il cibo da strada?
Quel che faccio lo faccio innanzitutto per me stesso e poi se lo ritengo necessario lo condivido con chi credo possa apprezzare.
Dietro il cibo di strada c'è il vissuto di quella persona e la storia della sua terra.
Il tuo credo é sempre e solo piatti unti e bisunti oppure ti piace anche una cucina più light e salutare?
A me piace la cucina nella sua totalità e complessità.
Che tipo di chef ti definiresti?
Io mi definisco una persona pensante che di lavoro fa il cuoco e ha mille interessi
Chef non mi ci definisco se non per scherzo. Chef vuol dire capo di una brigata di cucina.
Chef Rubio, se pensando allo street food cosa viene in mente?
A me viene in mente smog, marciapiedi e gente di altri paesi
Hai seguito il corso di alta cucina italiana dell' ALMA. Cosa ha influito di più, durante questa esperienza sul tuo modo di cucinare?
L'ho seguito e mi ci sono diplomato.
Quello che più ha inciso è stata la mia forza di volontà e la capacità di innamorarmi di tutto quello che veniva fatto o detto.
Negli ultimi anni ci sono sempre di più donne e uomini che aprono blog di cucina per condividere la loro passione con il pubblico, un po' come fai tu con i telespettatori. Cosa ne pensi del mondo dei blogger e che consiglio daresti loro?
Di fare ciò che amano e farlo bene per se stessi in primis e poi per gli altri.
Anch'io ho avuto un blog che si chiamava Fishechip e dal quale tutto e partito insieme al mio amico Michele Fontolan. Caricavamo alcune video-ricette con l'ambizione di parlare di cucina ma in maniera scanzonata, senza sussiego. Ora non lo curiamo da un annetto ma non escludiamo di riattivarlo.
Visto che sei abituato alle sfide sportive qual è stata la tua più grande sfida culinaria ?
Non ne ho mai fatte. Le sfide in cucina non esistono e se ci sono sono sempre e solo contro noi stessi. Almeno per me è così.
Il 15 gennaio 2014 hai pubblicato il tuo primo libro 'La Nuova dieta mediterranea'. Cosa ti ha spinto ad interessarti e a rivisitare le basi della dieta mediterranea ?
Stefania Ruggeri, la persona con cui l' ho scritto e il mio amore per il cibo buono e sano.
Nel tuo libro 'Unti e Bisunti' (in libreria dal 22/04) racconti l’Italia dei sapori e delle tradizioni gastronomiche meno conosciute. Quale tradizione culinaria, che non conoscevi prima, hai scoperto grazie alle sfide culinarie che ti hanno visto protagonista durante il tuo programma?
Non è il mio libro bensì il libro di chi ha preso parte al progetto e di chi l ha reso così bello e completo.
Detto questo mi ha sorpreso molto Livorno e la sua magica atmosfera.
Grazie Chef Rubio - Gabriele Rubini per aver risposto alle nostre domande. A presto!
Articolo Pubblicato da Federica - 05/05/2014
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