I Musei del Cibo di Parma: alla scoperta di un patrimonio culturale inestimabile
Parmigiano Reggiano, Salumi tipici (Prosciutto di Parma, Culatello di Zibello, Spalla di San Secondo, Salame Felino), Pomodoro, Vino e Pasta: i “Musei del Cibo” di Parma nascono dal progetto intrapreso nel 1999 per la promozione e la valorizzazione del patrimonio gastronomico della capitale della Food Valley italiana, voluto dall’Amministrazione Provinciale parmense.
Il Parmense gode di condizioni geografiche e climatiche peculiari, dalle quali le generazioni passate hanno saputo trarre beneficio per produrre nel settore agroalimentare alcuni prodotti di altissima qualità tra i più apprezzati a livello mondiale ed altri ben noti a livello locale.
I “Musei del Cibo” di Parma nascono proprio dal desiderio di valorizzare l’autenticità di questa ricchezza gastronomica e di promuovere il legame imprescindibile tra il territorio e i prodotti tipici legati ad esso, attraverso un percorso tematico di approfondimento che riguarda la storia, le tradizioni e le caratteristiche principali dei protagonisti d’eccellenza del Made in Italy agroalimentare su scala internazionale. I musei si ergono non solo a luoghi della memoria di questi prodotti simbolo dell’italianità, ma anche a veri e propri luoghi d’attrazione per i turisti provenienti da tutto il mondo.
Museo del Parmigiano Reggiano
A Soragna, nello storico Casello ottocentesco Meli-Lupi, sorge il Museo dedicato al prestigioso Parmigiano Reggiano. Il percorso ruota intorno alla storia e alle tradizioni legate alla produzione di questo formaggio di qualità superiore, apprezzato all’estero come uno dei protagonisti del mangiare all’italiana. Nel museo, vengono esposti oltre 120 oggetti e immagini che illustrano l’evoluzione delle tecniche di trasformazione del latte, nonché le fasi di stagionatura, la commercializzazione del Re dei formaggi e il ruolo fondamentale del Consorzio del Parmigiano Reggiano, nella difesa di questo prodotto unico contro le imitazioni vendute nel resto del mondo. Al termine della visita, è possibile degustare il prodotto, per un’esperienza dei sensi unica e indimenticabile.
Museo del Prosciutto e dei Salumi di Parma
Le caratteristiche del territorio parmense, delimitato a Nord dal Po e a Sud dall’Appennino, giocano fin dai tempi più remoti un ruolo fondamentale nell’allevamento de suini e nella messa a punto delle “tecnologie” necessarie all’impiego delle loro carni e alla loro conservazione. Il museo del Prosciutto e dei Salumi sorge in questa terra fertile: a Langhirano, da sempre riconosciuta come la capitale di questo prodotto d’eccellenza. Il percorso museale è organizzato in otto sezioni tematiche. La prima sezione è dedicata al territorio e all’agricoltura parmense, poi si passa a quelle riguardanti le razze suine e il sale, elemento fondamentale nel processo di conservazione degli alimenti. Nella quarta sala, i visitatori possono scoprire tutti i dettagli della norcineria e dei metodi di macellazione, prima di passare all’universo gastronomico legato a questo prodotto tipico e alla rilevanza del Consorzio del Prosciutto di Parma nella difesa della qualità superiore di questa straordinaria produzione.
Museo del Salame Felino
Il museo dedicato al Salame non può che avere sede nelle magnifiche cantine settecentesche del Castello di Felino, che fin dall’età del Bronzo è in assoluta simbiosi con la razza del maiale nero presente sul territorio parmense. Il percorso di approfondimento di questo rapporto privilegiato tra territorio e prodotto tipico è organizzato in cinque sezioni, dedicate all’arte della norcineria, alle tradizioni legate alla sua preparazione, alla produzione e alla commercializzazione di questo prodotto pregiato.
La Cantina dei Musei del Cibo
In quel di Sala Baganza, da secoli vocata alla produzione vitivinicola, nasce la “Cantina dei Musei del Cibo” con lo scopo di promuovere e valorizzare la storia e la produzione del vino di Parma. La testimonianza di una tale ricchezza vinicola passa attraverso il racconto sulla storia del vino nel parmense e la descrizione delle principali caratteristiche della pianta della vite, attraverso la rappresentazione della tecnica della vite “maritata” agli alberi in filari, tipica di questa zona. In seguito, si procede con tematiche quali la vendemmia e la preparazione del vino, fino all’esposizione nella suggestiva ghiacciaia farnesiana, del ruolo ricoperto dal vino nelle tradizioni rituali e nell’arte attraverso una proiezione a 360°. La visita prosegue nelle sale consacrate ai contenitori e accessori per il vino: dalle botti, alle bottiglie, al tappo in sughero, al cavatappi, passando per l’etichetta e il vocabolario vinicolo. Infine, il percorso si conclude ponendo l’accento sui frutti della viticultura parmense e sul ruolo fondamentale del Consorzio dei Vini dei Colli di Parma nel salvaguardare la qualità del prodotto. Quale modo migliore di terminare un percorso così ricco, se non degustando il vino nell’enoteca nei sotterranei della Rocca?
Collecchio: sede del Museo della Pasta e del Museo del Pomodoro
Non potevano mancare all’appello due tra i prodotti italiani più conosciuti al mondo: la pasta e il cosiddetto oro rosso. Il Museo della Pasta e quello del Pomodoro sorgono nella Corte di Giarola, nel comune di Collecchio. Entrambi i musei prevedono un percorso incentrato sulla storia, sulle caratteristiche e modalità di coltivazione delle materie prime alla base del processo di trasformazione di pasta e conserve: il grano e il pomodoro. I rispettivi musei ospitano diverse sezioni consacrate all’industria di trasformazione e alla sua rilevanza all’interno della realtà economica parmense, nonché al ruolo fondamentale di questi due prodotti nel veicolare su scala internazionale la cultura del Made in Italy. Per questa ragione, l’ultima sezione di entrambi i percorsi è incentrata sulla cultura della Pasta e sulla cultura del “Mondo Pomodoro” con pubblicità, citazioni, dipinti, sculture e ricette a base di questi ingredienti intesi come espressione del nostro essere italiani.
Questo circuito museale, studiato nei minimi dettagli, ci invita a riscoprire la storia e le tradizioni di una delle regioni italiane più ricche dal punto di vista enogastronomico. Non si tratta però solo di ripercorrere le principali tappe di questo legame unico tra prodotti tipici e territorio locale, ma anche di entrare in contatto con un settore fondamentale per il nostro paese, l’agro-alimentare, inteso sia come motore economico che come parte integrante del nostro patrimonio culturale da rendere noto su scala internazionale. I “Musei del Cibo” di Parma si inscrivono quindi nel progetto di costruzione di un nuovo prodotto turistico, capace di attirare i visitatori da tutto il mondo, contribuendo alla valorizzazione dei luoghi di produzione tipica già “viventi” sul territorio, attraverso l’organizzazione di eventi a tema e l’interazione diretta con gli itinerari più classici.
Per ulteriori informazioni riguardanti gli orari di apertura e le tariffe, visitare il sito internet dei “Musei del Cibo”: http://www.museidelcibo.com/
Articolo redatto da: Chiara Brina
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Tecniche di cucina
- 2 grossi funghi champignon
- Passata di pomodoro
- Mozzarella
- Emmental grattugiato
- 2 fette di salamino
- 1 cipollotto
PROCEDIMENTO:
Pelate i funghi e tagliate i peduncoli. Condite con della passata di pomodoro, unite qualche cubetto di mozzarella e ricoprite con un po' di Emmental grattugiato.
Aggiungete 1 fettina di salamino su ogni fungo e ricoprite di nuovo con l'Emmental.
Infornate per circa 20 minuti a 180°.
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