L'intervista di TheLittlePots
Intervista realizzata da Federica
Ho deciso di aprire un blog perchè è sempre stato il mio sogno nel cassetto, quello nascosto nell'angolino, quello che dici "non si realizzerà mai". E invece eccomi qui, grazie a chi mi ha spronato e spinto a dare sempre il meglio, grazie a chi ha creduto in me e lo continua a fare ogni giorno, ricetta dopo ricetta. Amo stare tra i fornelli e cucinare, soprattutto per gli altri, perchè diciamocelo, mangiare in compagnia è uno dei più grandi piaceri della vita.
Sarà banale, ma la mia love story con la cucina comincia proprio dal cibo. Sono sempre stata una buona forchetta (e, ahimè, si vede) e quando ho cominciato a sperimentare, a mischiare, a bruciacchiare qualcosa, ho capito che la cucina era parte di me. Ho capito che, anche qui, potevo metterci del mio e sperimentare, sperimentare e ancora sperimentare.
La mia cucina è una cucina grafica. Le basi, le materie prime, sono tutte cose semplici, genuine, ma è la creatività che rende poi il piatto particolare e bello da vedere. Sono convinta che un piatto possa essere il più buono del mondo, ma se non è impiattato come si deve, non si riuscirà a cogliere tutta la sua bontà.
Il sottotitolo spiega tutto: "nei pentolini piccoli c'è il cibo buono". Sì, perchè io amo usare mille padelle, padellini, padellone per cucinare.. e poi creare un gran caos! Sarà l'animo dell'artista che c'è in me, ma credo che senza un" buon pentolino" non si possa fare il "cibo buono".
Grazie al mio blog ho conosciuto tante belle persone, tante amiche. La più grande soddisfazione è che i miei quasi 200 followers sono tutte persone che prima del blog non conoscevo, quindi vuol dire che seguono il mio blog perchè davvero lo apprezzano, perchè hanno piacere di leggere le mie ricette. Soprattutto con alcune si è creato un bel legame d'amicizia e quando magari mi assento un po' dal blog, mi sgridano bonariamente. Questa credo sia l'esperienza più bella, trovare un riscontro positivo in persone che il giorno prima ignoravano la tua esistenza e poi entri a far parte della loro.
Sicuramente la mia formazione nel campo del fashion influisce molto nei miei piatti: voglio sempre che i colori dei cibi siano sempre abbinati tra di loro, voglio che il piatto una volta composto sia equilibrato e simmetrico,voglio che l'allestimento prima della foto sia coordinato ed esprima un mood ben preciso. E poi amo fotografare, dopo lo shooting per la mia tesi di laurea, non ho più lasciato la mia amata Nikon.
Il mio consiglio è quello di mangiare sempre, non si dimagrisce non mangiando, si fanno solo danni. Ci sono tante alternative alla triste insalatina scondita: pasta con le verdure, insalata con pollo e papaya, un buon risotto di pesce. Sta tutto nella quantità degli ingredienti, e poi se ogni tanto ci scappa un gelato, non fa di certo male! L'importante è non esagerare, come in tutte le cose, l'eccesso non è mai una cosa positiva.
Forse è la passione che ci metto che riesce a rendere il piatto re della foto. Basta avere un po' di occhio per l'inquadratura e l'allestimento, poi il gioco è fatto. Un consiglio che mi sento di dare è quello di non mettere troppe cose intono al piatto, lui deve essere il protagonista, lui deve risaltare. Meglio quindi usare piatti bianchi o monocolore, o comunque non troppo colorati da non far risaltare la pietanza. Un'altra cosa che posso consigliare, è di fotografare senza flash: il flash rende il piatto finto, la luce naturale crea invece un gioco di ombre che rende il piatto ancora più bello e vero.
Per me cucinare è creatività, fantasia, colore. I piatti che cucino devono rispecchiare il mio stato d'animo, l'amore che metto nel preparare ogni pietanza. Se poi posso preparare un pranzo per un gruppo di amici o per chi amo...beh, cucinare diventa felicità.
Se un piatto non vi esce subito la prima volta, riprovate, non solo una volta, ma 5, 10 o anche di più. Tutti abbiamo delle potenzialità, il segreto è non abbattersi mai e continuare a sperimentare, sempre e ovunque! E questo vale nella cucina come nella vita, il segreto è non sentirsi mai arrivati ma continuare ogni giorno a volere imparare qualcosa di nuovo.
Abbiamo intervistato TheLittlePots!
Visita il blog: The Little Pots.
Scopri il suo profilo
Ciao TheLittlePots, raccontaci...
Cosa ti ha spinto ad aprire il tuo blog ?
Ho deciso di aprire un blog perchè è sempre stato il mio sogno nel cassetto, quello nascosto nell'angolino, quello che dici "non si realizzerà mai". E invece eccomi qui, grazie a chi mi ha spronato e spinto a dare sempre il meglio, grazie a chi ha creduto in me e lo continua a fare ogni giorno, ricetta dopo ricetta. Amo stare tra i fornelli e cucinare, soprattutto per gli altri, perchè diciamocelo, mangiare in compagnia è uno dei più grandi piaceri della vita.
Come è cominciata la tua storia d'amore con la cucina ?
Sarà banale, ma la mia love story con la cucina comincia proprio dal cibo. Sono sempre stata una buona forchetta (e, ahimè, si vede) e quando ho cominciato a sperimentare, a mischiare, a bruciacchiare qualcosa, ho capito che la cucina era parte di me. Ho capito che, anche qui, potevo metterci del mio e sperimentare, sperimentare e ancora sperimentare.
Come definiresti la tua cucina ?
La mia cucina è una cucina grafica. Le basi, le materie prime, sono tutte cose semplici, genuine, ma è la creatività che rende poi il piatto particolare e bello da vedere. Sono convinta che un piatto possa essere il più buono del mondo, ma se non è impiattato come si deve, non si riuscirà a cogliere tutta la sua bontà.
Perché hai scelto il nome " My little Pots" come titolo del tuo blog?
Il sottotitolo spiega tutto: "nei pentolini piccoli c'è il cibo buono". Sì, perchè io amo usare mille padelle, padellini, padellone per cucinare.. e poi creare un gran caos! Sarà l'animo dell'artista che c'è in me, ma credo che senza un" buon pentolino" non si possa fare il "cibo buono".
Qual è la più bella esperienza che hai fatto grazie al tuo blog ?
Grazie al mio blog ho conosciuto tante belle persone, tante amiche. La più grande soddisfazione è che i miei quasi 200 followers sono tutte persone che prima del blog non conoscevo, quindi vuol dire che seguono il mio blog perchè davvero lo apprezzano, perchè hanno piacere di leggere le mie ricette. Soprattutto con alcune si è creato un bel legame d'amicizia e quando magari mi assento un po' dal blog, mi sgridano bonariamente. Questa credo sia l'esperienza più bella, trovare un riscontro positivo in persone che il giorno prima ignoravano la tua esistenza e poi entri a far parte della loro.
Sei una junior art director, laureata in design della moda. Come sfrutti le tue conoscenze riguardo alla moda quando cucini?
Sicuramente la mia formazione nel campo del fashion influisce molto nei miei piatti: voglio sempre che i colori dei cibi siano sempre abbinati tra di loro, voglio che il piatto una volta composto sia equilibrato e simmetrico,voglio che l'allestimento prima della foto sia coordinato ed esprima un mood ben preciso. E poi amo fotografare, dopo lo shooting per la mia tesi di laurea, non ho più lasciato la mia amata Nikon.
Nel tuo blog hai dedicato una sezione alle ricette light. Che consiglio daresti a chi vuole continuare a mangiare degli alimenti golosi ma allo stesso tempo salutari?
Il mio consiglio è quello di mangiare sempre, non si dimagrisce non mangiando, si fanno solo danni. Ci sono tante alternative alla triste insalatina scondita: pasta con le verdure, insalata con pollo e papaya, un buon risotto di pesce. Sta tutto nella quantità degli ingredienti, e poi se ogni tanto ci scappa un gelato, non fa di certo male! L'importante è non esagerare, come in tutte le cose, l'eccesso non è mai una cosa positiva.
Le tue foto sono bellissime! Come riesci a rendere il piatto il re della foto? Hai qualche consiglio da darci?
Forse è la passione che ci metto che riesce a rendere il piatto re della foto. Basta avere un po' di occhio per l'inquadratura e l'allestimento, poi il gioco è fatto. Un consiglio che mi sento di dare è quello di non mettere troppe cose intono al piatto, lui deve essere il protagonista, lui deve risaltare. Meglio quindi usare piatti bianchi o monocolore, o comunque non troppo colorati da non far risaltare la pietanza. Un'altra cosa che posso consigliare, è di fotografare senza flash: il flash rende il piatto finto, la luce naturale crea invece un gioco di ombre che rende il piatto ancora più bello e vero.
Per te cucinare è....
Per me cucinare è creatività, fantasia, colore. I piatti che cucino devono rispecchiare il mio stato d'animo, l'amore che metto nel preparare ogni pietanza. Se poi posso preparare un pranzo per un gruppo di amici o per chi amo...beh, cucinare diventa felicità.
Un'ultima parola o un messaggio per i nostri lettori ?
Se un piatto non vi esce subito la prima volta, riprovate, non solo una volta, ma 5, 10 o anche di più. Tutti abbiamo delle potenzialità, il segreto è non abbattersi mai e continuare a sperimentare, sempre e ovunque! E questo vale nella cucina come nella vita, il segreto è non sentirsi mai arrivati ma continuare ogni giorno a volere imparare qualcosa di nuovo.
Grazie TheLittlePots per aver risposto alle nostre domande. A presto!
Articolo Pubblicato da Federica - 27/06/2014
Se sei un blogger o uno chef, se lavori nel settore alimentare o hai un sito web sulla cucina e l'alimentazione e desideri condividere le tue ricette con la nostra community, per favore contattaci!
Saremo lieti di valorizzarti sul nostro sito.
Commenta questo articolo