L'intervista di Sabrina Tocchio
Intervista realizzata da Federica
La condivisione! Erano anni che partecipavo a lezioni di cucina ed avevo la necessità di trasmettere, di dire qualcosa e di condividere ciò che avevo imparato. Infatti è lo stesso motivo che mi ha spinto a tenere lezioni di cucina che ormai organizzo da tre anni. In casa siamo solo in tre e mio marito ama la cucina semplice, fatta di piatti tradizionali per cui se voglio dare sfogo alla mia creatività o dò lezioni di cucina o apro un ristorante! Diciamo che il blog è il mio ristorante virtuale!
Ho sempre visto cucinare in casa. Ogni domenica mia mamma organizzava riunioni familiari dove la tavola imbandita era il punto focale dell'incontro. Anche le gite a casa dei nonni in montagna a Borbona nell'Alto Lazio, le estati trascorse li erano comunque sempre incentrate sulla cultura del cibo. Dalla mattina appena svegli non si pensava ad altro che cucinare. Una cucina fatta di tradizioni e di prodotti della terra. Lo ricordo ancora con molta nostalgia, per quanto non ci fosse nessuna cura nel condividere questo con noi bambini all'epoca piccoli: guardavi e imparavi in silenzio!
Si, ha un significato molto speciale! natosottoilcavolo è mio figlio Tomas. Ora ha nove anni ed è entrato nella nostra vita 5 anni fa. La mia "gravidanza" è durata 10 anni. Tanto c'è voluto per avere un bimbo in adozione. Lui è Lettone, è nato a Riga e lì ho vissuto insieme a mio marito e lui per tre mesi che mi sono sembrati tre anni per l'intensità delle emozioni e delle esperienze che ho e abbiamo provato. Di mio figlio non so nulla o comunque pochissimo ecco perchè natosottoilcavolo, è un'eredità virtuale che spero un giorno voglia cogliere e realizzarne qualcosa di costruttivo e remunerativo. Senza nessuna costrizione o obbligo ovviamente.
La mia chef Necci Bertini è la mia maestra di cucina e di vita. Lei mi ha insegnato che in cucina come nella vita non si finisce mai di imparare! Mi ha insegnato l'umiltà che è quel grande pregio che ti consente di essere sempre aperta a tutto, alle esperienze nuove! E la curiosità: mai fermarsi di fronte a nulla! Mi ha insegnato a rimediare agli errori in cucina e a manipolare qualsiasi ingrediente! Non c'è cosa che in tanti anni di lezioni con lei io non abbia fatto: sfilettato pesci diversi; disossato carni di ogni tipo; mondato verdure di ogni natura; preparato basi, fondi, salse; impastato di tutto e di più; utilizzato le più svariate tecniche di cottura...e non si finisce mai di imparare! Grazie chef Necci!
Di belle esperienze che ho vissuto finora ce ne sono tante. Occasioni importanti e sempre costruttive avute proprio grazie al mio blog. Ma la più importante forse è quella di far parte di un copioso gruppo che farà tanta strada Le Bloggalline, un gruppo di foodblogger che ormai sono amiche sia di fornelli che di zingarate culinarie e molteplici iniziative.
Conoscere: gente, prodotti, tecniche! Tutto ciò che è novità per me è un arricchimento e un piacere condividerlo nel mio blog! Lo so è uno "sporco" lavoro ma qualcuno dovrà pur farlo!!!! ;-)
Lo so, è vero...spesso le mie ricette sono un pò complicate..o meglio, sembrano complicate perchè in realtà se si fa attenzione e si ha un minimo di competenza poi di fatto non lo sono. Però è più forte di me, non riesco a postare una pasta al pomodoro o una frittata..lo so che in cucina serve anche quello..però mi dico, forse sbagliando, che la rete è piena di ricette di ogni tipo e se l'utente medio cerca una ricetta semplice la prima cosa che ti appare sono i grandi motori di ricerca gastronomici e tutti si fermano li perchè è la prima cosa che trovano. Validi per certi versi, per cui il mio apporto alla "frittata" a che serve? Preferisco invece dare qualcosa in più, qualcosa di diverso magari includendo una tecnica, un esperimento ben riuscito...insomma una novità!
La mia più grande sfida è stata il riscontro del pubblico! Ho organizzato diverse degustazioni insieme a due sommelier AIS (Into The Wine) studiando i menu che poi loro abbinavano ai vini. Sono state belle esperienze anche se faticose, abbiamo avuto fino a 45 persone, e cucinare da sola è stata una sfida! Tra l'altro vinta brillantemente perchè i piatti tornavano indietro vuoti!
Per me cucinare è tutto, è il mio mondo, è dove mi trovo più a mio agio. Datemi una cucina ed io mi dimentico ciò che ho intorno. Ho partecipato ad alcune trasmissioni televisive e anche in quel caso i miei timori e le mie paure sono sparite davanti ai fornelli, mi ritrovo da sola come se intorno non avessi nessuno!
Il messaggio che posso trasmettere è quello di rimanere saldi nelle tradizioni della propria terra, lanciando sempre un occhio alle novità; utilizzare sempre prodotti di stagioni per sfruttarne al meglio le peculiarità; far attenzione alla spesa: i buoni prodotti non necessariamente costano tanto; comprare piccole quantità o quelle che pensiamo ci occorrano così non creiamo sprechi; utilizzare gli avanzi sapendo come riciclarli; non si butta nulla in cucina, si trova sempre un utilizzo per tutto! Direte voi: "parli bene tu, ma come si fa?", quello che vi posso dire è: " Leggeteci!" Noi food blogger anche a questo serviamo! Buona lettura a tutti!
Abbiamo intervistato Sabrina Tocchio!
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Ciao Sabrina Tocchio, raccontaci...
Cosa ti ha spinto ad aprire il tuo blog ?
La condivisione! Erano anni che partecipavo a lezioni di cucina ed avevo la necessità di trasmettere, di dire qualcosa e di condividere ciò che avevo imparato. Infatti è lo stesso motivo che mi ha spinto a tenere lezioni di cucina che ormai organizzo da tre anni. In casa siamo solo in tre e mio marito ama la cucina semplice, fatta di piatti tradizionali per cui se voglio dare sfogo alla mia creatività o dò lezioni di cucina o apro un ristorante! Diciamo che il blog è il mio ristorante virtuale!
Come è cominciata la tua storia d'amore con la cucina ?
Ho sempre visto cucinare in casa. Ogni domenica mia mamma organizzava riunioni familiari dove la tavola imbandita era il punto focale dell'incontro. Anche le gite a casa dei nonni in montagna a Borbona nell'Alto Lazio, le estati trascorse li erano comunque sempre incentrate sulla cultura del cibo. Dalla mattina appena svegli non si pensava ad altro che cucinare. Una cucina fatta di tradizioni e di prodotti della terra. Lo ricordo ancora con molta nostalgia, per quanto non ci fosse nessuna cura nel condividere questo con noi bambini all'epoca piccoli: guardavi e imparavi in silenzio!
Perché hai scelto il nome « Nato sotto il cavolo» come titolo del tuo blog? Questo titolo ha un significato speciale per te?
Si, ha un significato molto speciale! natosottoilcavolo è mio figlio Tomas. Ora ha nove anni ed è entrato nella nostra vita 5 anni fa. La mia "gravidanza" è durata 10 anni. Tanto c'è voluto per avere un bimbo in adozione. Lui è Lettone, è nato a Riga e lì ho vissuto insieme a mio marito e lui per tre mesi che mi sono sembrati tre anni per l'intensità delle emozioni e delle esperienze che ho e abbiamo provato. Di mio figlio non so nulla o comunque pochissimo ecco perchè natosottoilcavolo, è un'eredità virtuale che spero un giorno voglia cogliere e realizzarne qualcosa di costruttivo e remunerativo. Senza nessuna costrizione o obbligo ovviamente.
Nel tuo blog racconti che il tuo grande “maitre” é stata la chef Necci Bertini. Qual'é la cosa più importante che hai impatarto grazie a lei?
La mia chef Necci Bertini è la mia maestra di cucina e di vita. Lei mi ha insegnato che in cucina come nella vita non si finisce mai di imparare! Mi ha insegnato l'umiltà che è quel grande pregio che ti consente di essere sempre aperta a tutto, alle esperienze nuove! E la curiosità: mai fermarsi di fronte a nulla! Mi ha insegnato a rimediare agli errori in cucina e a manipolare qualsiasi ingrediente! Non c'è cosa che in tanti anni di lezioni con lei io non abbia fatto: sfilettato pesci diversi; disossato carni di ogni tipo; mondato verdure di ogni natura; preparato basi, fondi, salse; impastato di tutto e di più; utilizzato le più svariate tecniche di cottura...e non si finisce mai di imparare! Grazie chef Necci!
Qual è la più bella esperienza che hai fatto grazie al tuo blog ?
Di belle esperienze che ho vissuto finora ce ne sono tante. Occasioni importanti e sempre costruttive avute proprio grazie al mio blog. Ma la più importante forse è quella di far parte di un copioso gruppo che farà tanta strada Le Bloggalline, un gruppo di foodblogger che ormai sono amiche sia di fornelli che di zingarate culinarie e molteplici iniziative.
Hai frequentato e frequenti molti corsi di cucina e seminari enogastronomici. Cosa ami di più di questo tipo di eventi?
Conoscere: gente, prodotti, tecniche! Tutto ciò che è novità per me è un arricchimento e un piacere condividerlo nel mio blog! Lo so è uno "sporco" lavoro ma qualcuno dovrà pur farlo!!!! ;-)
Talvolta proponi delle fantastiche ricette, molto ricercate e anche un po complicate. Cosa ami di più nel cucinare qualcosa di nuovo, che richiede tempo e concentrazione?
Lo so, è vero...spesso le mie ricette sono un pò complicate..o meglio, sembrano complicate perchè in realtà se si fa attenzione e si ha un minimo di competenza poi di fatto non lo sono. Però è più forte di me, non riesco a postare una pasta al pomodoro o una frittata..lo so che in cucina serve anche quello..però mi dico, forse sbagliando, che la rete è piena di ricette di ogni tipo e se l'utente medio cerca una ricetta semplice la prima cosa che ti appare sono i grandi motori di ricerca gastronomici e tutti si fermano li perchè è la prima cosa che trovano. Validi per certi versi, per cui il mio apporto alla "frittata" a che serve? Preferisco invece dare qualcosa in più, qualcosa di diverso magari includendo una tecnica, un esperimento ben riuscito...insomma una novità!
Qual è stata la tua più grande sfida culinaria ?
La mia più grande sfida è stata il riscontro del pubblico! Ho organizzato diverse degustazioni insieme a due sommelier AIS (Into The Wine) studiando i menu che poi loro abbinavano ai vini. Sono state belle esperienze anche se faticose, abbiamo avuto fino a 45 persone, e cucinare da sola è stata una sfida! Tra l'altro vinta brillantemente perchè i piatti tornavano indietro vuoti!
Per te cucinare è....
Per me cucinare è tutto, è il mio mondo, è dove mi trovo più a mio agio. Datemi una cucina ed io mi dimentico ciò che ho intorno. Ho partecipato ad alcune trasmissioni televisive e anche in quel caso i miei timori e le mie paure sono sparite davanti ai fornelli, mi ritrovo da sola come se intorno non avessi nessuno!
Un'ultima parola o un messaggio per i nostri lettori ?
Il messaggio che posso trasmettere è quello di rimanere saldi nelle tradizioni della propria terra, lanciando sempre un occhio alle novità; utilizzare sempre prodotti di stagioni per sfruttarne al meglio le peculiarità; far attenzione alla spesa: i buoni prodotti non necessariamente costano tanto; comprare piccole quantità o quelle che pensiamo ci occorrano così non creiamo sprechi; utilizzare gli avanzi sapendo come riciclarli; non si butta nulla in cucina, si trova sempre un utilizzo per tutto! Direte voi: "parli bene tu, ma come si fa?", quello che vi posso dire è: " Leggeteci!" Noi food blogger anche a questo serviamo! Buona lettura a tutti!
Grazie Sabrina Tocchio per aver risposto alle nostre domande. A presto!
Articolo Pubblicato da Federica - 28/04/2014
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Bellissima intervista Sabry! Sei esattamente quella che conosco ;-).
Il bello di questo grande guazzabuglio dei food blogger e che crea opportunità per conoscersi e sono felice di conoscerti .
Commentato da In Cucina Con Lalla
Fantastica foodblogger e fantastica donna!
Cosa dire?! Io non posso più fare a meno di lei!
Commentato da Viviana Aiello
Fantastica intervista di una donna di classe e con grandissima esperienza. Che brava, un vero esempio da seguire.
Commentato da Profumodicannella
bellissima intervista, conosco bene Sabrina e ha detto cose molto vere e ha ragione, pubblicare un piatto di pasta al pomodoro per una foodblogger che scrive su una ricetta un'introduzione di 20 righe non ha senso, concordo, ci sono i grandi motori di ricerca che vengono fuori per primi quando cerchi una ricetta, noi ci siamo per tante altre richieste, anche facili, ma sempre un po' particolari, brava Sabrina
Commentato da TamTam
Grazie alla nostra follia "foodblogger" ci siamo potute incontrare. Da quel giorno ho un punto di riferimento importante... Sei grande Sabry!
Commentato da elly