L'intervista di Cranberry
Intervista realizzata da Federica
Nell'aprile del 2009 la mia vita è cambiata. A causa del terremoto che ha colpito L'Aquila mi son trasferita da quella bellissima città a Roma e per rimanere in contatto con i miei amici aquilani ho deciso di mettere in rete i dolci che eravamo soliti gustare tutti insieme a casa mia.
E' nato per gioco, una sorta di legame tra la mia vecchia vita e quella che stava per iniziare. Il blog , tecnicamente, nasce quindi nell'estate di quello stesso anno ma è diventato un vero blog di cucina solo qualche anno dopo quando ho constatato che i miei pasticci e i miei racconti divertivano e conquistavano i miei lettori.
Oggi continuo a scrivere ricette di dolci per i miei amici aquilani, ma preferiscono venire a trovarmi a Roma per gustarli insieme come una volta, invece che preparali in casa loro!
Quella nasce da bambina, piccolissima. Le prime immagini che ho di me in cucina sono di una bimba piccola, che a malapena arrivava al tavolo e che guardava la mamma impastare farina e uova. Rubavo le uova di casa cercando di impastare qualsiasi cosa anche sensa senso, ero talmente piccola che non capivo le differenze tra una farina e il gesso; in quell'occasione feci delle polpette assurde, impastate con le uova rubate in cucina e il gesso che i miei custodivano nel seminterrato.Le polpette che potevano essere usate contro un muro tanto non si rovinavano di sicuro. Ero davvero una peste! Adoravano la cucina e quel profumo di dolci e biscotti che sentivo. Ho avuto la possibilità di crescere in un paesello dove i nonni avevano un vecchio forno a legna e io guardavo estasiata quell'arte di fare il pane e di impastare tanto che oggi quello che adoro più preparare solo proprio dolci e lievitati.
Il nome del blog è "Cappuccino e Cornetto" perchè questa è stata, ed è tutt'ora, la colazione che faccio ogni mattina. Tutto è iniziato nel periodo universitario dove con gli amici ero solita prendere la colazione al bar dell'università. La colazione era il nostro momento sacro: ci si sedeva, ci si raccontava delle lezioni, i corsi da seguire, delle serate passate e dei progetti futuri. La colazione diveniva il momento che ci preparava alla giornata che avremmo affrontato e passarla con agli amici raccontandoci parte delle nostre vite mi faceva sempre iniziare alla grande. Il bar "virtuale" Cappuccino e Cornetto ha lo stesso scopo. Inizio i miei post raccontando sempre cosa mi accade e cosa sto facendo in quel determinato giorno ( percè i posto li scrivo giorno per giorno e non riesco a preogrammarli) e mi rivolgo al pubblico sempre in prima persona, pensando che chi mi segue e mi legge lo fa accompagnando la lettura con una tazza di tè, un dolce, un caffè e un giornale. Insomma, immagino i miei lettori come i miei amici virtuali con cui scambiare delle chiacchiere mattutine.
Ho sempre amato mangiare, non ho mai rifiutato un piatto da bambina, tanto che mangiavo anche doppie dosi di tutto. Non ero golosa di dolci, ma ero golosa di cibo, qualsiasi tipo di cibo. Circa 6 anni fa però ho avuto un problema al senso dell'olfatto e mi è capitato di non avere per molto tempo la possibilità di sentire appieno gli odori e i profumi di cioè che mangiavo. Non potendo sfruttare il senso del gusto sceglievo il cibo usando per lo più il senso della vista e i dolci mi apparivano come piatti pieni di colori, forme grandezze diverse, erano delle opere d'arte a cui non riuscivo a resistere. Così la mia golosità si è spostata tutta verso questo genere di piatto e oggi "peggiora" sempre di più!Mangio dolci spesso, spessissimo e quando posso a volte preferisco fare una seconda o terza colazione piuttosto che un pranzo o una cena. Non ho un dolce preferito perchè li adoro tutti, ma credo che quelli al cioccolato siano i dolci a cui non riesco proprio a dire di no, trovo sempre un angolino nello stomaco per un dolcino al cioccolato.
Tante e bellissime tutte. Ho ricordo di giornate passate con amici blogger ad un aperitivo, oppure risate e chiacchiere in stanze di hotel dopo eventi legati al cibo. Dovendo però sceglierne uno in paticolare credo che il tour enogastronomico fatto nelle terre del Piceno mi sia rimasto nel cuore, come nessun altro. In quell'occasione, un tour enogastromico organizzato dalla regione Marche per sponsorizzare il turismo enogastronimico di quei territori, ho avuto modo di conoscere in 7 giorni di tour, aziende, prodotti e molto altro di luoghi che non avevo mai visto. L'esperienza l'ho fatta insieme ad altri foodblogger e addetti ai lavori ( fotografi, videomaker) e con loro si è creata una bellissima amicizia tanto che ad oggi ci sentiamo spesissimo e continuiamo a vederci ed incontrarci ogni volta ce n'è la possibilità.
Mi piace creare sotto qualsiasi forma, l'arte mi ha sempre seguito passo passo nella mia vita. Oggi questa voglia di "arte" l'applico nella decorazione dei dolci. Proprio per questo i miei piatti preferiti sono sempre dolci, e il blog ne è pieno. I dolci ti danno la possibilità di creare e decorare, ti permettono di usare in cucina colori , forme , geometrie che un arrosto o un altro piatto non ti permetterebbe di fare. Con i dolci riesco ad osare e quando li creo non penso mai al gusto, la prima cosa che mi viene in mente è sempre il piatto finale. Il dolce per me è come la tela di un artista, la vedo già creata e realizzata e da quella visione poi mi metto all'opera per realizzarla.
Non sono un tipo timido di natura e mi piace essere a contatto con le persone. I concorsi tra foodblogger, soprattutto quelli con creazioni di piatti dal vivo, ti permettono di essere a contatto con tantissime persone che hanno le stesse tue passioni e con i quali si può condividere idee e pensieri. Vedo i concorsi come un gioco divertente che mi permette di conoscere e scoprire prodotti nuovi, mettermi in gioco e osare dove invece nella cucina "quotidiana" non sarei solita fare.
Convinco il pubblico con la mia "simpatia"; in cucina sono maldestra, pasticciona e spesso faccio disastri, ma credo sia normale per molti, perchè nella cucina ci troviamo nel nostro mondo e siamo noi stessi. Il mio pubblico mi conosce per questo e credo mi segua proprio perchè si aspetta di vedere il mio ultimo disastro :)
Ad oggi non ho affrontato ancora una sfida culinaria, ma ne ho una che temo: preparare un arrosto come si deve... Non mi piace cucinare la carne e ancora sto imparando a cucinarla. Sono sicura di poter creare una torta a 10 piani senza problemi, ma cucinare un pezzo di carne sulla piastra e farlo al sangue mi spaventa, non ci riuscirò mai!
Divertimento. In cucina mi diverto e mi piace starci per moltissimo tempo; non mi accorgo delle ore che passano e mi ritrovo in un mondo che è solo mio,dove posso creare e preparare quello che più mi piace.
Non stressatevi troppo nel cercare la perfezione di un piatto o gli abbinamenti più assurdi o il prodotto più ricercato; la cucina è divertimento.
Se entriamo in cucina con l'ansia di fare qualcosa allora non saremo mai capaci di farlo. Io entro in cucina senza sapere cosa fare, non progetto mai nulla; apro la dispensa, guardo in frigo e la mia gola fa tutto il resto. Cucino quello che ho voglia di mangiare e lo faccio pensando a come sarò felice quando lo gusterò.
Abbiamo intervistato Cranberry!
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Ciao Cranberry, raccontaci...
Cosa ti ha spinto ad aprire il tuo blog ?
Nell'aprile del 2009 la mia vita è cambiata. A causa del terremoto che ha colpito L'Aquila mi son trasferita da quella bellissima città a Roma e per rimanere in contatto con i miei amici aquilani ho deciso di mettere in rete i dolci che eravamo soliti gustare tutti insieme a casa mia.
E' nato per gioco, una sorta di legame tra la mia vecchia vita e quella che stava per iniziare. Il blog , tecnicamente, nasce quindi nell'estate di quello stesso anno ma è diventato un vero blog di cucina solo qualche anno dopo quando ho constatato che i miei pasticci e i miei racconti divertivano e conquistavano i miei lettori.
Oggi continuo a scrivere ricette di dolci per i miei amici aquilani, ma preferiscono venire a trovarmi a Roma per gustarli insieme come una volta, invece che preparali in casa loro!
Come è cominciata la tua storia d'amore con la cucina ?
Quella nasce da bambina, piccolissima. Le prime immagini che ho di me in cucina sono di una bimba piccola, che a malapena arrivava al tavolo e che guardava la mamma impastare farina e uova. Rubavo le uova di casa cercando di impastare qualsiasi cosa anche sensa senso, ero talmente piccola che non capivo le differenze tra una farina e il gesso; in quell'occasione feci delle polpette assurde, impastate con le uova rubate in cucina e il gesso che i miei custodivano nel seminterrato.Le polpette che potevano essere usate contro un muro tanto non si rovinavano di sicuro. Ero davvero una peste! Adoravano la cucina e quel profumo di dolci e biscotti che sentivo. Ho avuto la possibilità di crescere in un paesello dove i nonni avevano un vecchio forno a legna e io guardavo estasiata quell'arte di fare il pane e di impastare tanto che oggi quello che adoro più preparare solo proprio dolci e lievitati.
Il tuo blog ha la paricolarità di essere anche una sorta di bar dove le persone possono trovare cio' che cercano: un caffé, un dolce, una ricetta. Da dove viene questa fantastica idea?
Il nome del blog è "Cappuccino e Cornetto" perchè questa è stata, ed è tutt'ora, la colazione che faccio ogni mattina. Tutto è iniziato nel periodo universitario dove con gli amici ero solita prendere la colazione al bar dell'università. La colazione era il nostro momento sacro: ci si sedeva, ci si raccontava delle lezioni, i corsi da seguire, delle serate passate e dei progetti futuri. La colazione diveniva il momento che ci preparava alla giornata che avremmo affrontato e passarla con agli amici raccontandoci parte delle nostre vite mi faceva sempre iniziare alla grande. Il bar "virtuale" Cappuccino e Cornetto ha lo stesso scopo. Inizio i miei post raccontando sempre cosa mi accade e cosa sto facendo in quel determinato giorno ( percè i posto li scrivo giorno per giorno e non riesco a preogrammarli) e mi rivolgo al pubblico sempre in prima persona, pensando che chi mi segue e mi legge lo fa accompagnando la lettura con una tazza di tè, un dolce, un caffè e un giornale. Insomma, immagino i miei lettori come i miei amici virtuali con cui scambiare delle chiacchiere mattutine.
Come é nato il tuo amore per i dolci? E qual'é il tuo dolce preferito?
Ho sempre amato mangiare, non ho mai rifiutato un piatto da bambina, tanto che mangiavo anche doppie dosi di tutto. Non ero golosa di dolci, ma ero golosa di cibo, qualsiasi tipo di cibo. Circa 6 anni fa però ho avuto un problema al senso dell'olfatto e mi è capitato di non avere per molto tempo la possibilità di sentire appieno gli odori e i profumi di cioè che mangiavo. Non potendo sfruttare il senso del gusto sceglievo il cibo usando per lo più il senso della vista e i dolci mi apparivano come piatti pieni di colori, forme grandezze diverse, erano delle opere d'arte a cui non riuscivo a resistere. Così la mia golosità si è spostata tutta verso questo genere di piatto e oggi "peggiora" sempre di più!Mangio dolci spesso, spessissimo e quando posso a volte preferisco fare una seconda o terza colazione piuttosto che un pranzo o una cena. Non ho un dolce preferito perchè li adoro tutti, ma credo che quelli al cioccolato siano i dolci a cui non riesco proprio a dire di no, trovo sempre un angolino nello stomaco per un dolcino al cioccolato.
Qual è la più bella esperienza che hai fatto grazie al tuo blog ?
Tante e bellissime tutte. Ho ricordo di giornate passate con amici blogger ad un aperitivo, oppure risate e chiacchiere in stanze di hotel dopo eventi legati al cibo. Dovendo però sceglierne uno in paticolare credo che il tour enogastronomico fatto nelle terre del Piceno mi sia rimasto nel cuore, come nessun altro. In quell'occasione, un tour enogastromico organizzato dalla regione Marche per sponsorizzare il turismo enogastronimico di quei territori, ho avuto modo di conoscere in 7 giorni di tour, aziende, prodotti e molto altro di luoghi che non avevo mai visto. L'esperienza l'ho fatta insieme ad altri foodblogger e addetti ai lavori ( fotografi, videomaker) e con loro si è creata una bellissima amicizia tanto che ad oggi ci sentiamo spesissimo e continuiamo a vederci ed incontrarci ogni volta ce n'è la possibilità.
Ami l'arte, dipingi, scolpisci. Qual'é il legame tra la tua passione per arte e quella per la cucina?
Mi piace creare sotto qualsiasi forma, l'arte mi ha sempre seguito passo passo nella mia vita. Oggi questa voglia di "arte" l'applico nella decorazione dei dolci. Proprio per questo i miei piatti preferiti sono sempre dolci, e il blog ne è pieno. I dolci ti danno la possibilità di creare e decorare, ti permettono di usare in cucina colori , forme , geometrie che un arrosto o un altro piatto non ti permetterebbe di fare. Con i dolci riesco ad osare e quando li creo non penso mai al gusto, la prima cosa che mi viene in mente è sempre il piatto finale. Il dolce per me è come la tela di un artista, la vedo già creata e realizzata e da quella visione poi mi metto all'opera per realizzarla.
Partecipi molto spesso a dei concorsi culinari dedicati ai food bloggers. Qual'é il tuo segreto per convincere il pubblico degli amanti della cucina?
Non sono un tipo timido di natura e mi piace essere a contatto con le persone. I concorsi tra foodblogger, soprattutto quelli con creazioni di piatti dal vivo, ti permettono di essere a contatto con tantissime persone che hanno le stesse tue passioni e con i quali si può condividere idee e pensieri. Vedo i concorsi come un gioco divertente che mi permette di conoscere e scoprire prodotti nuovi, mettermi in gioco e osare dove invece nella cucina "quotidiana" non sarei solita fare.
Convinco il pubblico con la mia "simpatia"; in cucina sono maldestra, pasticciona e spesso faccio disastri, ma credo sia normale per molti, perchè nella cucina ci troviamo nel nostro mondo e siamo noi stessi. Il mio pubblico mi conosce per questo e credo mi segua proprio perchè si aspetta di vedere il mio ultimo disastro :)
Qual è stata la tua più grande sfida culinaria ?
Ad oggi non ho affrontato ancora una sfida culinaria, ma ne ho una che temo: preparare un arrosto come si deve... Non mi piace cucinare la carne e ancora sto imparando a cucinarla. Sono sicura di poter creare una torta a 10 piani senza problemi, ma cucinare un pezzo di carne sulla piastra e farlo al sangue mi spaventa, non ci riuscirò mai!
Per te cucinare è....
Divertimento. In cucina mi diverto e mi piace starci per moltissimo tempo; non mi accorgo delle ore che passano e mi ritrovo in un mondo che è solo mio,dove posso creare e preparare quello che più mi piace.
Un'ultima parola o un messaggio per i nostri lettori ?
Non stressatevi troppo nel cercare la perfezione di un piatto o gli abbinamenti più assurdi o il prodotto più ricercato; la cucina è divertimento.
Se entriamo in cucina con l'ansia di fare qualcosa allora non saremo mai capaci di farlo. Io entro in cucina senza sapere cosa fare, non progetto mai nulla; apro la dispensa, guardo in frigo e la mia gola fa tutto il resto. Cucino quello che ho voglia di mangiare e lo faccio pensando a come sarò felice quando lo gusterò.
Grazie Cranberry per aver risposto alle nostre domande. A presto!
Articolo Pubblicato da Federica - 18/04/2014
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Ciao Cran ti dico la verità qualcosa avevo intuito, non immaginavo leggendo questa tua intrevista lo stupore che è rimasto in me, mi sono emozionato delle risposte brevi e coincise, una sicurezza unica e semplice, insomma per farla breve una persona dolcissima come i suoi dolci squisiti e deliziosi. Ciao Cran non ho mai avuto dubbi sei una persona stuenda ciaociao. Augri di cuore per una pasqua serena e felice.
Commentato da carmelo48