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Dieta Vichinga, per perdere peso con i prodotti baltici
L'OMS osserva che esiste una vasta letteratura scientifica che associa la dieta mediterranea a una minore incidenza di cancro, malattie cognitive e cardiovascolari, sindrome metabolica e diabete di tipo 2. Tuttavia, da studi recenti, emerge che anche la dieta nordica sembra essersi rivelata estremamente salutare per il nostro organismo.
Sembra infatti sia in grado di ridurre i fattori di rischio intermedi di malattia cardiovascolare, quali la colesterolemia, la pressione arteriosa e la glicemia a digiuno nei soggetti affetti da ipercolesterolemia. Seguire strettamente il regime alimentare nordico è stato associato a una riduzione del 25% nelle donne e del 38% negli uomini del rischio di diabete di tipo 2.
Bacche e frutti, pesce grasso (aringa, sgombro e salmone) e magro, legumi, verdure (cavolo e ortaggi a radici), cereali integrali (orzo, avena e segale) e, al posto dell’olio d’oliva, l’olio di colza. È la dieta vichinga(o nordica), che deriva i suoi principi dallo stile alimentare tradizionale delle popolazioni nordeuropee, come Danimarca, Finlandia, Islanda, Norvegia e Svezia.
“Tutti i paesi devono fare di più in termini di promozione di diete salutari” – afferma Joa?o Breda dell’Ufficio OMS per la prevenzione e il controllo delle malattie non trasmissibili – “Non stiamo raccomandando alcuna dieta in particolare, ma ispirarsi a queste diete può essere corretto. I vantaggi sono molti, non solo in termini di salute ma anche di risparmi per il sistema sanitario”.
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