L'intervista di Sara Bardelli
Intervista realizzata da Valentina
Non mi sento una "blogger": sono semplicemente una persona che un giorno ha aperto un blog. E' nato quasi per caso sei anni e mezzo fa: mi serviva uno spazio gratuito per fare prove di colore e prove di grafica, ma poi ho capito che avrei potuto utilizzarlo per archiviare ordinatamente tutte le ricette che provavo e che annotavo in modo caotico in fogliettini sparsi. Da lì ho scoperto un mondo di appassionati come me che fino a quel momento ignoravo.
Ho sempre vissuto (e ancora vivo) divisa a metà fra la passione per l'architettura e quella per la cucina: lavoro infatti come architetto, ma per hobby mi occupo di cibo e cucina sotto molti aspetti. Sicuramente è un amore nato in famiglia: nonne e mamma sono cuoche favolose, e mi hanno insegnato l'importanza della stagionalità dei prodotti, della loro qualità e del fatto che possano essere "medicina" per il corpo. Inoltre, il mio attuale compagno è uno chef: la cucina insomma fa parte dell amia vita in modo molto profondo.
Utensile: la pinza da cucina. Finché non sai che esiste vivi in pace, poi la scopri e non ne fai più a meno.
Ingrediente: i limoni, "le trombe d'oro della solarità" come li chiamava Montale.
Mi piace comunicare principalmente due messaggi: uno, che con pochi ed economici ingredienti si può fare unottimo pasto senza ricorrere agli orrendi cibi pronti; due, che non si può mangiare a cuor leggero, poiché tutto ciò che ci nutre proviene dalla terra, e la terra deve essere rispettata in tutti i suoi meccanismi.
La più bella esperienza è quella che vivo ogni giorno scambiando commenti, messaggi e sane chiacchiere con le innumerevoli persone, appassionate come me, che ho conosciuto grazie al blog. Non c'è evento o situazione "mondana" paragonabile a questo.
A livello di ristoranti, c'è un bel ritorno - che auspicavo da tempo - alla naturalezza della cucina: attenzione alla provenienza degli ingredienti, interesse per il lavoro dei produttori, rispetto per le caratteristiche delle materie prime. A livello di blog è molto più difficile individuare una tendenza, anche se, a volte, ho l'impressione che molti blog restino incagliati nelle apparenze (cura delle foto, corsa agli eventi e alla visibilità) piuttosto che prendersi la briga di approfondire davvero il tema cibo.
Bella domanda. Al momento, mi interessa continuare ad imparare cose nuove e a portare avanti il tema del rispetto dell'ambiente, della diminuzione del consumo di carne, della cultura alimentare in genere.
Circa tre anni fa ho preparato da sola una cena di cinque portate per venticinque persone che non conoscevo: la soddisfazione più grande è stata sentirmi dire "complimenti, come si chiama il tuo ristorante?" :-)
...rispettare gli ingredienti, e rispettare chi li mangerà.
Siate consapevoli che qualunque vostra scelta, anche quelle alimentari, ha un impatto sul vostro futuro: più saremo in grado di richiedere qualità, più questa sarà a disposizione di tutti.
Abbiamo intervistato Sara Bardelli!
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Ciao Sara Bardelli, raccontaci...
Da quanto tempo sei diventata blogger e cosa ti ha spinto ad aprire il tuo blog ?
Non mi sento una "blogger": sono semplicemente una persona che un giorno ha aperto un blog. E' nato quasi per caso sei anni e mezzo fa: mi serviva uno spazio gratuito per fare prove di colore e prove di grafica, ma poi ho capito che avrei potuto utilizzarlo per archiviare ordinatamente tutte le ricette che provavo e che annotavo in modo caotico in fogliettini sparsi. Da lì ho scoperto un mondo di appassionati come me che fino a quel momento ignoravo.
Come è cominciata la tua storia d'amore con la cucina ?
Ho sempre vissuto (e ancora vivo) divisa a metà fra la passione per l'architettura e quella per la cucina: lavoro infatti come architetto, ma per hobby mi occupo di cibo e cucina sotto molti aspetti. Sicuramente è un amore nato in famiglia: nonne e mamma sono cuoche favolose, e mi hanno insegnato l'importanza della stagionalità dei prodotti, della loro qualità e del fatto che possano essere "medicina" per il corpo. Inoltre, il mio attuale compagno è uno chef: la cucina insomma fa parte dell amia vita in modo molto profondo.
Qual è l'utensile culinario o l'ingrediente dal quale non ti separeresti mai ?
Utensile: la pinza da cucina. Finché non sai che esiste vivi in pace, poi la scopri e non ne fai più a meno.
Ingrediente: i limoni, "le trombe d'oro della solarità" come li chiamava Montale.
Cosa hai voglia di condividere con i tuoi lettori attraverso le pagine del tuo blog ?
Mi piace comunicare principalmente due messaggi: uno, che con pochi ed economici ingredienti si può fare unottimo pasto senza ricorrere agli orrendi cibi pronti; due, che non si può mangiare a cuor leggero, poiché tutto ciò che ci nutre proviene dalla terra, e la terra deve essere rispettata in tutti i suoi meccanismi.
Qual è la più bella esperienza che hai fatto grazie al tuo blog ?
La più bella esperienza è quella che vivo ogni giorno scambiando commenti, messaggi e sane chiacchiere con le innumerevoli persone, appassionate come me, che ho conosciuto grazie al blog. Non c'è evento o situazione "mondana" paragonabile a questo.
Quale tendenza culinaria vedi emergere ?
A livello di ristoranti, c'è un bel ritorno - che auspicavo da tempo - alla naturalezza della cucina: attenzione alla provenienza degli ingredienti, interesse per il lavoro dei produttori, rispetto per le caratteristiche delle materie prime. A livello di blog è molto più difficile individuare una tendenza, anche se, a volte, ho l'impressione che molti blog restino incagliati nelle apparenze (cura delle foto, corsa agli eventi e alla visibilità) piuttosto che prendersi la briga di approfondire davvero il tema cibo.
Quali sono i tuoi progetti futuri ?
Bella domanda. Al momento, mi interessa continuare ad imparare cose nuove e a portare avanti il tema del rispetto dell'ambiente, della diminuzione del consumo di carne, della cultura alimentare in genere.
Qual è stata la tua più grande sfida culinaria ?
Circa tre anni fa ho preparato da sola una cena di cinque portate per venticinque persone che non conoscevo: la soddisfazione più grande è stata sentirmi dire "complimenti, come si chiama il tuo ristorante?" :-)
Per te cucinare è....
...rispettare gli ingredienti, e rispettare chi li mangerà.
Un'ultima parola o un messaggio per i nostri lettori ?
Siate consapevoli che qualunque vostra scelta, anche quelle alimentari, ha un impatto sul vostro futuro: più saremo in grado di richiedere qualità, più questa sarà a disposizione di tutti.
Grazie Sara Bardelli per aver risposto alle nostre domande. A presto!
Articolo Pubblicato da Valentina - 20/09/2013
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