L'intervista di MilenaSt
Intervista realizzata da Valentina
Difficile dirlo: forse osservando mia madre dedita a fornelli e conserve varie, per gran parte del suo tempo, forse grazie ai gustosi manicaretti che mia zia (non a caso materna!), portava in tavola e che combaciavano alla perfezione con i miei gusti, forse perché ho sfogliato troppe riviste patinate raffiguranti piatti raffinati e gustosi o forse altro ancora ….
Ho aperto il blog nel 2007 ed allora erano veramente pochi: mi ha spinto verso questo passo, Il desiderio di interagire con altri che condividevano la mia stessa passione e sopratutto la voglia di imparare, approfondire e scambiare informazioni, oltre all'idea di raccogliere le ricette che andavo via sperimentando.
È difficile spiegare a parole perché mi innamora di una ricetta piuttosto che un'altra e assecondo all'impulso di replicarla: può scattare un qualcosa perché contiene un ingrediente amato o che staziona in dispensa da un po’ o perché è ben descritta e l’immaginazione la raffigura come appetibile o perché è ben fotografata e quell'immagine accende il desiderio ….
L’affermazione non può che lusingarmi, ma sono ben consapevole dei miei limiti che vorrei superare e so che ho molto da imparare.
Di certo sono la persona meno adatta a dare consigli, ma in base alla mia esperienza, ritengo sia fondamentale avere nozioni basiche di fotografia per acquisire un minimo di tecnica ed inoltre osservare i lavori dei grandi fotografi per acquisire senso critico ed affinare il senso estetico.
Detto ciò consiglio di fotografare con luce naturale, in un ambiente ben illuminato e di esercitarsi molto, visualizzando gli scatti sul monitor del pc, così da visualizzare le foto ad una certa grandezza ed esaminarle al meglio.
Un buon coltello che sia alquanto versatile, poiché nessuna ricetta può avere una buona riuscita se gli ingredienti che si fondono per darle vita, non sono "trattati" adeguatamente: si potrebbe mai pensare di cucinare senza prima sezionare, tranciare, dadolare, sfilettare?
Ed oltre agli utilizzi più consoni, ve ne sono altri difficilmente classificabili, ma non meno importanti, come ad esempio il prelevare i semini all'interno di una stecca di vaniglia, fase imprescindibile per preparare un buon dolce.
Esattamente un anno fa una mia cara amica, mi regalò un pezzetto del suo lievito madre e non a caso in America si definisca "Friendship Bread Starter, ovvero lievito per pane dell’amicizia", proprio perché il modo più immediato per averne uno già bello attivo. è quello di riceverlo da un amico.
Farlo da sé non è tuttavia complicato e dà certamente più soddisfazioni, poiché si "dà vita" ad un esserino che necessita di cure amorevoli, perché possa raggiungere ed esprimere la forza necessaria per una buona lievitazione.
Ho dedicato un post sul lievito madre in una pagina del blog, citando le fonti da cui ho attinto, un po' per sfatare tanti luoghi comuni su di esso e un po' per chiarirmi le idee su come gestirlo, un vademecum da tenere sott'occhio che forse può essere utile a chi decide di "intraprendere questa avventura": è tutto lì.
Potrei citare degli eventi a cui ho partecipato e che porto nel cuore per le emozioni che mi hanno fatto vivere, ma in realtà l’esperienza più bella derivata dal blog è l’aver conosciuto persone speciali con le quali ho scoperto grandi affinità e che nel mio percorso quotidiano e reale non avrei mai incontrato: questo lo devo alle potenzialità di internet che abbatte le barriere geografiche.
Non ha senso riferire di una sfida vinta, preferisco piuttosto pensare a quella in essere perché essendo una sfida aperta la considero un elemento di crescita, un obiettivo da raggiungere: si tratta dei macarons, tipici dolcini francesi composti da due semisfere di meringa, deliziosamente farciti, dei bocconcini a dir poco perfetti.
E poi la sfida continua ….
La cucina per me è lo scacciapensieri più potente che conosca: pesare, dosare, miscelare e seguire i passo passo le interazioni tra gli ingredienti, fino alla trasformazione finale, preannunciata dal profumo che si propaga in cucina in fase di cottura, è un’esperienza che richiede concentrazione e libera la mente.
Cucinare è un modo per stare bene, perché “siamo ciò che mangiamo” e dobbiamo occuparci personalmente della preparazione dei nostri pasti, scegliendo ingredienti sani e di qualità, nel rispetto del ciclo stagionale: il dispendio di tempo necessario, è un investimento a lungo termine, a beneficio del nostro benessere.
Abbiamo intervistato MilenaSt!
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Ciao MilenaSt, raccontaci...
Come è cominciata la tua storia d'amore con la cucina ?
Difficile dirlo: forse osservando mia madre dedita a fornelli e conserve varie, per gran parte del suo tempo, forse grazie ai gustosi manicaretti che mia zia (non a caso materna!), portava in tavola e che combaciavano alla perfezione con i miei gusti, forse perché ho sfogliato troppe riviste patinate raffiguranti piatti raffinati e gustosi o forse altro ancora ….
Cosa ti ha spinto ad aprire il tuo blog ?
Ho aperto il blog nel 2007 ed allora erano veramente pochi: mi ha spinto verso questo passo, Il desiderio di interagire con altri che condividevano la mia stessa passione e sopratutto la voglia di imparare, approfondire e scambiare informazioni, oltre all'idea di raccogliere le ricette che andavo via sperimentando.
Cosa ti seduce in una ricetta ?
È difficile spiegare a parole perché mi innamora di una ricetta piuttosto che un'altra e assecondo all'impulso di replicarla: può scattare un qualcosa perché contiene un ingrediente amato o che staziona in dispensa da un po’ o perché è ben descritta e l’immaginazione la raffigura come appetibile o perché è ben fotografata e quell'immagine accende il desiderio ….
Le tue foto sono magnifiche : che consiglio daresti ai nostri lettori per riuscire a fare delle belle foto ?
L’affermazione non può che lusingarmi, ma sono ben consapevole dei miei limiti che vorrei superare e so che ho molto da imparare.
Di certo sono la persona meno adatta a dare consigli, ma in base alla mia esperienza, ritengo sia fondamentale avere nozioni basiche di fotografia per acquisire un minimo di tecnica ed inoltre osservare i lavori dei grandi fotografi per acquisire senso critico ed affinare il senso estetico.
Detto ciò consiglio di fotografare con luce naturale, in un ambiente ben illuminato e di esercitarsi molto, visualizzando gli scatti sul monitor del pc, così da visualizzare le foto ad una certa grandezza ed esaminarle al meglio.
Qual è l'utensile culinario o l'ingrediente dal quale non ti separeresti mai ?
Un buon coltello che sia alquanto versatile, poiché nessuna ricetta può avere una buona riuscita se gli ingredienti che si fondono per darle vita, non sono "trattati" adeguatamente: si potrebbe mai pensare di cucinare senza prima sezionare, tranciare, dadolare, sfilettare?
Ed oltre agli utilizzi più consoni, ve ne sono altri difficilmente classificabili, ma non meno importanti, come ad esempio il prelevare i semini all'interno di una stecca di vaniglia, fase imprescindibile per preparare un buon dolce.
Hai recentemente pubblicato la ricetta del lievito madre sul tuo blog : è difficile realizzarlo o alla portata di tutti ? Un consiglio per chi lo realizza per la prima volta ?
Esattamente un anno fa una mia cara amica, mi regalò un pezzetto del suo lievito madre e non a caso in America si definisca "Friendship Bread Starter, ovvero lievito per pane dell’amicizia", proprio perché il modo più immediato per averne uno già bello attivo. è quello di riceverlo da un amico.
Farlo da sé non è tuttavia complicato e dà certamente più soddisfazioni, poiché si "dà vita" ad un esserino che necessita di cure amorevoli, perché possa raggiungere ed esprimere la forza necessaria per una buona lievitazione.
Ho dedicato un post sul lievito madre in una pagina del blog, citando le fonti da cui ho attinto, un po' per sfatare tanti luoghi comuni su di esso e un po' per chiarirmi le idee su come gestirlo, un vademecum da tenere sott'occhio che forse può essere utile a chi decide di "intraprendere questa avventura": è tutto lì.
Qual è la più bella esperienza che hai fatto grazie al tuo blog ?
Potrei citare degli eventi a cui ho partecipato e che porto nel cuore per le emozioni che mi hanno fatto vivere, ma in realtà l’esperienza più bella derivata dal blog è l’aver conosciuto persone speciali con le quali ho scoperto grandi affinità e che nel mio percorso quotidiano e reale non avrei mai incontrato: questo lo devo alle potenzialità di internet che abbatte le barriere geografiche.
Qual è stata la tua più grande sfida culinaria ?
Non ha senso riferire di una sfida vinta, preferisco piuttosto pensare a quella in essere perché essendo una sfida aperta la considero un elemento di crescita, un obiettivo da raggiungere: si tratta dei macarons, tipici dolcini francesi composti da due semisfere di meringa, deliziosamente farciti, dei bocconcini a dir poco perfetti.
E poi la sfida continua ….
Per te cucinare è....
La cucina per me è lo scacciapensieri più potente che conosca: pesare, dosare, miscelare e seguire i passo passo le interazioni tra gli ingredienti, fino alla trasformazione finale, preannunciata dal profumo che si propaga in cucina in fase di cottura, è un’esperienza che richiede concentrazione e libera la mente.
Un'ultima parola o un messaggio per i nostri lettori ?
Cucinare è un modo per stare bene, perché “siamo ciò che mangiamo” e dobbiamo occuparci personalmente della preparazione dei nostri pasti, scegliendo ingredienti sani e di qualità, nel rispetto del ciclo stagionale: il dispendio di tempo necessario, è un investimento a lungo termine, a beneficio del nostro benessere.
Grazie MilenaSt per aver risposto alle nostre domande. A presto!
Articolo Pubblicato da Valentina - 09/09/2013
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