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Perdere peso: importa quando mangi e non quanto mangi

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Tribù Golosa

Sembra che per perdere peso non sia solo importante quello che mettiamo a tavola, ma anche a che ora ci mettiamo a tavola. Ecco come raddoppiare le possibilità di perdere peso, facendo attenzione solo all'orario in cui consumiamo i pasti...

Non importa a che ora, importa che cosa

Non importa a che ora, importa che cosa

Hai mai sentito parlare di crononutrizione? Non è una dieta ma un regime alimentare di cui si è cominciato a parlare verso la metà degli anni ’80 e che tiene conto dell’importanza di sincronizzare i pasti col nostro orologio interno, a cominciare dal ciclo sonno-veglia, luce-buio. Infatti, a parità di calorie, alimenti, consumo energetico, ormoni dell'appetito e durata del sonno hanno un'influenza sul nostro pesoforma . 

Ma qual è la ragione scientifica del vantaggio di anticipare i pasti? E, più in generale, in che modo e misura il timing alimentare influenza gli effetti del cibo sul nostro peso corporeo? Sappiamo ancora poco di crononutrizione però sappiamo quello che osserviamo, spiega Andrea Ghiselli, dirigente di ricerca al CREA di Roma. “E cioè – riprende - che gli ormoni seguono un ritmo circadiano, vale a dire che la loro produzione varia nel corso delle 24 ore. È il caso dell’insulina, che ha un picco intorno alle 17, o della leptina, l’ormone anoressizzante, che ce l’ha verso l’una di notte. Osserviamo che chi consuma la maggior parte delle calorie nella prima parte della giornata è più magro, ha minor rischio diabetico e cardiovascolare. Al contrario di chi per lavoro è costretto a stare sveglio la notte, che invece è a maggior rischio metabolico e cardiaco.

“Osserviamo – riflette ancora Ghiselli- che esiste un gradiente geografico obesità: infatti, in Europa la diffusione dell’eccesso di grasso corporeo aumenta scendendo verso i paesi del Sud, che sono gli stessi dove si tende a cenare la sera tardi. Infine abbiamo dati sugli animali da laboratorio, che non si possono trasferire sugli umani, ma sono indicativi: i ratti sottoposti a un ritmo luce-buio normale sono meno grassi di quelli tenuti artificialmente a un ritmo luce-meno luce, cioè mai al buio, che mangiano di più. Ecco, tutto questo ci dice che anticipare la quota maggiore di energia nella prima parte della giornata aiuta a sincronizzarci con i ritmi circadiani. Uomo avvisato...

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