©michaeljung
Come combattere le vampate di calore in modo facilissimo
La ricerca
I risultati ufficiali di due grandi studi partiti negli Stati Uniti nel 2017 arriveranno tra qualche mese, ma nel frattempo i dati resi pubblici preannunciano l'arrivo di una soluzione al problema delle vampate. Una nuova classe di composti, gli inibitori del peptide neurochinina 3, riuscirebbe ad abbatterne frequenza e intensità in pochissimo tempo, senza effetti collaterali e senza bisogno di intervenire sull'equilibrio ormonale, atto che porta con sé non pochi rischi.
La ricerca è stata portata avanti su 55 donne di età compresa tra i 40 e i 62 anni con una media di sette episodi di vampate al giorno, e le hanno trattate per quattro settimane con 80 milligrammi al giorno di un farmaco sperimentale chiamato MLE4901. Quindi è styato osservato che in una settimana il numero di episodi era diminuito del 45%, in soli tre giorni di terapia le vampate erano diminuite di tre quarti quanto a frequenza e di due terzi quanto a intensità. La molecola si è dimostrata anche in grado di aiutare a ridurre il numero di risvegli notturni causati dalle vampate stesse dell'82% e di diminuire del 77% i cali di concentrazione.
Quanto al farmaco, l'MLE4901 non proseguirà la sperimentazione perché è stato associato a un rialzo delle transaminasi epatiche e potrebbe quindi essere mal tollerato dal fegato, ma altri farmaci affini, che non hanno mostrato alcun effetto sul fegato, sono appunto già in avanzata sperimentazione clinica. Donne, la soluzione è vicina!!
Commenta questo articolo