Il regolare consumo di caffé aiuterebbe le donne a combattere la senilità
Buona notizia: non c'è più bisogno di sentirsi in colpa quando si beve il caffé.
Un studio apparso recentemente in un giornale americano specializzato in geriatria avrebbe dimostrato che un consumo di caffè quotidiano al di sopra della media, diminuirebbe il rischio di senilità nelle donne.
La ricerca è stata portata avanti per 10 anni e ha coinvolto più di 6000 donne di età superiore ai 65 anni.
Secondo lo studio, le donne che consumano più di 250 gr di caffeina, cioè l'equivalente di 2-3 tazze di caffè, avrebbero 35 % di chances in meno di sviluppare malattie legate alla senilità. Il caffè è già conosciuto per le sue virtù sul cervello. Sebbene la ricerca, che è incentrata sulle donne e non dice niente sugli uomini, sia pilotata dal ministero della salute, si basa su uno studio empirico parziale e non pretende di soddisfare parametri universali.
Precisazioni riguardo all'espressione "malattie legate alla senilità".
Si è parlato molto della malattia di Alzheimer, che è una forma particolare di senilità, ma meno della senilità in generale, che corrisponde a tutti i sintomi che possono presentarsi quando le malattie toccano il cervello, senza che questo faccia parte del normale processo di invecchiamento. Le persone anziane che ne soffrono possono perdere una buona parte delle loro capacità.
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